“Il prossimo governo deve capire che la fase dei Piani di rientro in sanità va definitivamente chiusa: è un’impostazione che tutela i conti dello Stato, non la salute dei cittadini", col risultato che chi abita nelle regioni in disavanzo sanitario "se lo ritrova sulle tasse pur avendo servizi peggiori”. A dirlo è Giovanni Bissoni, presidente dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) durante il seminario sulla sanità pubblica organizzato a Roma dalla Cgil.

“La crisi – spiega – ha cambiato il sistema di riferimento e oggi tagliare il fondo nazionale fa avvitare la crisi su se stessa, perché quei tagli diventano lineari”. Secondo l’Oms, aggiunge Bissoni, l'Italia è ai primi posti per sanità pubblica, ma è una classifica che non convince tutti: Alcuni parametri come l’aspettativa di vita sono fondamentali, però se guardiamo alla qualità scendiamo in quella graduatoria con differenze molto nette tra Nord e Sud”.