“Con l’acquisizione di San Gemini da parte di Norda, si chiude una fase fondamentale per la continuità produttiva dello stabilimento umbro, ma se ne apre immediatamente un’altra altrettanto decisiva: quella del rilancio delle produzioni, attraverso un recupero della competitività e un piano industriale che, come organizzazioni sindacali, aspettiamo di conoscere al più presto”. È quanto dichiarano, in una nota congiunta, la Flai Cgil dell’Umbria e di Terni, insieme alla Camera del lavoro di Terni.

“Un piano industriale – continuano Flai e Cgil –, che dovrà necessariamente contenere i presupposti per il rilancio dei marchi storici delle sorgenti di Sangemini. Resta poi aperta la vertenza degli ex lavoratori San Gemini Fruit, grazie al cui sacrificio l’operazione di cessione è stata possibile, e non è tollerabile che questi lavoratori, in mobilità da gennaio 2015, continuino a pagare il prezzo più alto dell’intera vicenda. Vanno pertanto individuate, come peraltro previsto negli accordi, soluzioni occupazionali adeguate a rispondere alle loro esigenze”.