"La notizia della proroga concessa dal Tribunale per la San Gemini rappresenta un primo passaggio fondamentale per salvare un presidio industriale strategico per l'Umbria, che conta 136 posti di lavoro diretti e altre centinaia nell'indotto". A dirlo in una nota, la Flai Cgil dell'Umbria e la Camera del Lavoro di Terni. "Si tratta evidentemente - si legge nel comunicato - di un risultato raggiunto grazie alla mobilitazione compatta dei lavoratori e dei sindacati, con il sostegno delle istituzioni, che ha scongiurato, al momento, un epilogo drammatico di questa vicenda. Ora però inizia un'altra fase determinante: quella della concretizzazione di un nuovo progetto industriale che garantisca prospettive di lungo termine, unitarietà del sito, continuità occupazionale e produttiva alla San Gemini".

La Flai Cgil e la Camera del Lavoro di Terni ribadiscono a questo punto "la necessità di stringere i tempi e creare tutte le condizioni necessarie per l'ingresso di un nuovo soggetto industriale solido e credibile. In primo luogo dunque, l'attuale proprietà deve mettersi a totale disposizione dei gruppi che hanno dimostrato interesse, sempre sotto lo stretto controllo di istituzioni e organizzazioni sindacali, per evitare un nuovo passo falso che risulterebbe a questo punto letale. Va sempre tenuto bene a mente - conclude il comunicato - che in ballo c'è prima di tutto il futuro di 136 famiglie e di un intero territorio che uscirebbe in ginocchio in caso di esito negativo di questa vertenza. La Cgil tutta è riconoscente ai lavoratori di San Gemini che in queste settimane di dura mobilitazione hanno dimostrato determinazione e senso di responsabilità a difesa della propria fabbrica".