"La spending review, questa terribile definizione, è in realtà roba nostra. Il tema di un uso serio delle risorse ci appartiene, ma ad una condizione: che i risparmi realizzati restino nell'ambito del sociale e del sanitario, perché il perimetro entro cui muoversi resta sempre quello dell'universalità del diritto alla salute". Così nel suo intervento di apertura all'iniziativa della Cgil "Salviamo la salute", Stefano Cecconi, responsabile politiche della Salute Cgil nazionale. 

"Parlare di welfare universale - ha aggiunto Cecconi - vuol dire basta ai tagli e finanziamenti adeguati. Per questo il finanziamento alle Regioni per il fondo sanitario 2014 non potrà scendere sotto i 109,9 miliardi. Questa deve essere la cifra e se lo sarà, sarà anche merito della nostra pressione".