“L'opinione pubblica deve continuare ad interessarsi al caso di Sakineh e alla lotta per il rispetto dei diritti umani in Iran”. Questo l'appello lanciato dall'avvocato della donna iraniana condannata alla lapidazione per adulterio, in un'intervista al Messaggero.

La campagna mediatica
, secondo l'avvocato, “gioca a favore di Sakineh e di tutte quelle donne iraniane ostaggio delle proprie famiglie, della propria societa' e di leggi scritte che contraddicono i principi dei diritti umani”. Sakineh doveva essere lapidata due anni fa, fa sapere l'avvocato, “qualsiasi iniziativa le sarà d'aiuto”. Ma lei non e' l'unica detenuta nelle prigioni iraniane, “in questi giorni - aggiunge Mostafai - ho lanciato l'allarme per la sorte di un'altra mia assistita, la ventenne Reyhaneh Jabbari, condannata a morte per aver accoltellato un uomo che stava tentando di stuprarla”.

Intanto, domani a Roma
, davanti alla sede dell'ambasciata iraniana di Via Nomentana, si terrà una manifestazione promossa dalla Federazione dei Verdi per Sakineh. “Questa barbarie va evitata”, ha dichiarato il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli. “Se Sakineh dovesse essere lapidata saremmo di fronte a una gravissima violazione dei diritti umani - ha aggiunto - Per questo chiediamo all'Onu e all'Unione europea di intervenire immediatamente e senza indugi”.