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“Le lavoratrici ed i lavoratori Philips Saeco approvano con oltre il 95% di sì l'ipotesi di accordo, la prossima settimana firma al Mise ed incontro presso la Regione Emilia Romagna per l'accordo di Cassa integrazione straordinaria per crisi”
Nei giorni 8 e 9 febbraio 2016 si è svolto il referendum sull'ipotesi di accordo Philips Saeco, raggiunta il 5 febbraio 2016 presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Hanno partecipato al voto 459 lavoratrici e lavoratori su 541 aventi diritto. Hanno votato “sì” 438 (95%), hanno votato “no” 14. Le schede bianche sono 4, le schede nulle 3.
“Dopo l'approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori – si legge in una nota della Fiom Cgil nazionale - le prossime tappe per completare quanto previsto dall'accordo sono la firma definitiva presso il Mise e l'avvio presso la Regione Emilia Romagna della procedura per l'apertura della Cassa Integrazione Straordinaria per Crisi aziendale fino al 15 Novembre 2016”.
L'Accordo prevede inoltre - ricorda la Fiom Cgil - l'apertura di una procedura di Mobilità Volontaria Incentivata, un percorso di possibile reindustrializzazione con il coinvolgimento di Governo, Regione ed istituzioni locali e un percorso di ricollocazione (outplacement), anch'esso con il coinvolgimento diretto della Regione. L'Accordo prevede inoltre momenti trimestrali di verifica in sede Governativa e Regionale, il primo dei quali è previsto entro il 30 Aprile 2016.
“Come noto, manteniamo un giudizio estremamente critico sul Piano Industriale di Philips Saeco – scrive la Fiom - che non abbiamo condiviso, per l'impatto occupazionale che avrà sull'intero territorio, nonostante le misure di tutela contenute nell'accordo. Ribadiamo il nostro impegno a cercare di garantire una prospettiva di lunga durata al sito di Gaggio Montano, seppure pesantemente ridimensionato, e a dare massima tutela anche alle lavoratrici ed ai lavoratori che nelle prossime settimane dovessero decidere di lasciare volontariamente l'azienda. Vigileremo inoltre – conclude la Fiom - che tutti i soggetti istituzionali coinvolti, Governo e Regione in primis, mantengano gli impegni di vigilanza, supporto e ricollocazione contenuti nell'Accordo”.