"Lo spread che a inizio anno si aggira attorno ai 200 punti base, scendendo anche sotto tale soglia, indica che i mercati apprezzano l'operato del governo, il suo impegno per il mantenimento della stabilita' dei conti e per l'avvio delle riforme, sia istituzionali che economiche". Lo afferma in una nota il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni.
"Ho sempre sostenuto - prosegue - che livelli più elevati di spread fossero influenzati da fattori di carattere speculativo improntati all'incertezza politica. Oggi, pur mantenendo la dovuta cautela suggerita dalla volatilità dei mercati, possiamo essere più fiduciosi perché le prime indicazioni sono favorevoli".
"Le previsioni che avevamo descritto nella Nota di Aggiornamento al Def si stanno attuando. Di particolare rilievo è il dato sui rendimenti, sotto il 4%. Questo si tradurrà in una minore spesa per interessi sul debito pubblico e nella possibilità di avere a disposizione più risorse per investimenti e per alleggerire il carico fiscale. Inoltre la riduzione dello spread si rifletterà in migliori condizioni di accesso al credito per imprese e famiglie".
Saccomanni, con spread in calo più risorse per crescita
3 gennaio 2014 • 00:00