La Filt Cgil di Bergamo e la Filt Cgil nazionale hanno congiuntamente depositato, venerdì 13 ottobre, al Tribunale di Bergamo un ricorso contro Ryanair basato sulla disciplina italiana attuativa della normativa europea per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro. Lo scopo - spiega il sindacato - è quello di ottenere l'accertamento del comportamento discriminatorio di carattere collettivo operato dalla compagnia nei confronti dei dipendenti".

“Prendiamo a riferimento la sentenza della Corte di Giustizia europea dello scorso settembre in cui si stabilisce che la giurisdizione per le controversie giuridiche del personale di Ryanair è quella dove il personale opera e non in Irlanda o in fantomatiche sedi di agenzie interinali”, ha spiegato Marco Sala, segretario generale della Filt Cgil di Bergamo. 

“Vogliamo ristabilire un principio, oggi pesantemente calpestato da Ryanair: quello di permettere una libera adesione al sindacato e di contrattare le proprie condizioni economiche e normative - continua Sala - Siamo di fronte a una compagnia che prosegue la sua attività al di fuori di qualunque norma dell'ordinamento italiano. In occasione del previsto incontro al ministero dei Trasporti per il 17 ottobre, la Filt Cgil chiederà il rispetto della dignità del lavoro e dei lavoratori e la tutela dei diritti del sindacato".