"L'attività dei Pubblici ministeri e dei giudici non sottende disegni eversivi. Tutti devono rispettarla. E questo vale anche per il presidente del Consiglio dei ministri". Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Michele Vietti torna a difendere la magistratura dagli attacchi del premier, oggi con un'intervista a Famiglia Cristiana, e a ribadire che tutti devono rispettare le regole e sottoporsi ai processi. Senza eccezioni, perché "il principio - dice - vale in particolare per chi ricopre incarichi istituzionali o incarna uno degli altri poteri".
Vietti boccia quindi il "processo breve" nel testo attualmente all'esame della Camera: "Chi non è d'accordo sul fatto che il processo debba essere breve? L'importante è che il processo diventi più breve rimanendo un processo, perché se per farlo breve lo rendiamo monco del suo sbocco naturale, che è la decisione, allora semplicemente non abbiamo più il processo. Se applicassimo alla sanità i principi del testo all'esame della Camera - afferma - sarebbe come pretendere di fissare un tempo massimo di ricovero perché il malato guarisca, trascorso il quale, se non è guarito, andrebbe soppresso".
Ruby: Vietti, tutti rispettino attività giudici, specie premier
11 febbraio 2011 • 00:00