Susanna Camusso, segretario generale Cgil, sarà a Torino mercoledì 25 febbraio in occasione della campagna della Cgil, in vista delle elezioni per il rinnovo delle Rsu nel pubblico impiego e nella scuola che si terranno il 3, 4 e 5 marzo prossimi. L'iniziativa, promossa dalle categorie Fp-Cgil e Flc-Cgil, si terrà alle ore 15.00 presso la Sala Auditorium della Città Metropolitana di Torino, corso Inghilterra 7. Interverranno: delegate e delegati pubblici del Piemonte e della Valle d’Aosta; Rossana Dettori, segr. generale Fp-Cgil Nazionale; Domenico Pantaleo, segr. generale Flc-Cgil Nazionale; Alberto Tomasso, segr. generale Cgil Piemonte; Domenico Falcomatà, segr. generale Cgil Valle d’Aosta.

Nel rinnovo delle Rsu complessivamente saranno coinvolti circa 170.000 lavoratrici e lavoratori piemontesi: circa 100 mila dei comparti pubblici della sanità, enti locali, ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici; 70 mila nella scuola, università e ricerca. "Nella prima fase della campagna elettorale delle Rsu – si legge in una nota sindacale –, che ha visto la presentazione delle liste, Fp-Cgil e Flc-Cgil hanno ottenuto un buon risultato, molte strutture hanno coperto il 100% dei luoghi di lavoro o comunque hanno presentato più liste rispetto alla scorsa volta. Nella Fp-Cgil sono state presentate 774 liste con 2.494 candidati e molti sono alla loro prima esperienza. Nella Flc-Cgil sono state presentate 591 liste, il 3% in più del 2012: migliaia di candidati che rappresentano quasi il 97% dei luoghi di lavoro.

“Arriviamo al rinnovo delle Rsu dopo sei anni che non si rinnova il contratto di lavoro, con tanti uffici periferici chiusi e accorpati anche in Piemonte – dichiara Gianni Esposito, segretario generale Fp Cgill Piemonte – ed enti, vedi le ex province, che sono di fatto in dissesto finanziario, visto le decisioni sbagliate e contraddittorie assunte dai Governi che si sono succeduti. La nostra tenacia e la nostra coerenza hanno permesso, fin qui, di avere un buon rapporto con i lavoratori stanchi e sfiduciati verso le istituzioni che non perdono occasione per denigrare il lavoro pubblico.”