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Quattro morti e un ferito grave: è pesantissimo il bilancio di un terribile incidente sul lavoro accaduto questa mattina, 22 settembre, nella ditta Co.Im.Po di Adria, in provincia di Rovigo, che si occupa del trattamento dei rifiuti industriali. Inizialmente si era pensato ad un'espolosione all'origine della tragedia, mentre ad uccidere sarebbero state le esalazioni provocate da un mix incontrollato di sostanze chimiche.
Secondo una prima ricostruzione, che dovrà essere supportata dai risultati delle autopsie e delle analisi chimiche, gli operai avrebbero inalato le esalazioni di un mix di acido solforico e ammoniaca delle due sostanze, non controllato, avrebbe provocato le esalazioni che hanno investito i cinque operai, quattro dei quali sono morti sul colpo. Sarà ora l'inchiesta della procura di Rovigo ad accertare se vi siano stati errori o omissioni e, soprattutto, se siano state rispettate da parte dell'azienda tutte le normative sulla sicurezza.
Un quinto operaio è rimasto gravemente intossicato per le esalazioni. Successivamente, anche un vigile del fuoco è rimasto contuso in seguito a una caduta accidentale durante le concitate fasi delle operazioni di soccorso ed è stato portato per precauzione al pronto soccorso dell'ospedale di Rovigo per un controllo. Inutili invece i soccorsi arrivati immediatamente per gli operai.
Ancora una volta la dinamica dell'incidente è la stessa: due delle vittime sono morte dopo aver cercato di soccorrere l'operaio che materialmente stava lavorando alla pulizia della cisterna adibita al trasporto di acido solforico. In particolare, l'uomo sarebbe crollato a terra esanime e lo avrebbero soccorso un collega e l'autista, che però sono stati investiti dalle esalazioni e sono deceduti a loro volta.
La procura della Repubblica di Rovigo aprirà un fascicolo sulla morte dei tre operai. Le indagini, che dovranno stabilire la dinamica e le cause esatte della tragedia, sono coordinate dal sostituto procuratore di turno.
Ultimo aggiornamento ore 14.05