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A un passo da un milione. Sono 950 mila le adesioni dei contribuenti alla definizione agevolata (la cosiddetta “rottamazione”), pari a oltre tre milioni e mezzo di cartelle esattoriali, consegnate all'Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 26 ottobre 2017 al 15 maggio scorso. Il 62 per cento delle richieste è stato inviato tramite i canali digitali (web e Posta elettronica certificata), il 37 è stato presentato agli sportelli e l'1 per cento attraverso i tradizionali canali postali. La stima del gettito complessivo per il 2018-2019 è di due miliardi di euro. Nella classifica dei “rottamatori” è in testa il Lazio con 176 mila richieste (di cui 132 mila da Roma), seguito da Campania (120 mila), Lombardia (113 mila), Puglia (93 mila), Toscana (67 mila), Emilia Romagna (58 mila) e Veneto (55 mila).
“Ancora una volta i Caaf Cgil sono stati al fianco dei cittadini per assisterli anche su un versante ostico come quello delle cartelle esattoriali” commenta Mauro Soldini, coordinatore della Consulta nazionale dei Caf e presidente del Consorzio nazionale Caaf Cgil. La Consulta nazionale dei Caf e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, infatti, attraverso una specifica convenzione hanno avviato un dialogo costante e un percorso comune di semplificazione a favore dei contribuenti. “Questo ha consentito a centinaia di migliaia di cittadini – continua Soldini – di rivolgersi presso le oltre 20 mila sedi dei Centri e trovare operatori qualificati in grado di fornire assistenza e consulenza per definire al meglio le proprie pendenze tributarie”. Un’assistenza che non finisce certo con la “rottamazione”, conclude il presidente, ma continua con “la possibilità di dare consulenza ai cittadini in tutte le forme dei pagamenti, come ad esempio la rateizzazione, e nel corso di tutto l'anno. Un'ulteriore implementazione quindi del ruolo dei Caaf Cgil nell'assistenza, la consulenza e la tutela di tutti i cittadini nell'ambito fiscale”.
I contribuenti che hanno aderito pagheranno l'importo residuo delle somme dovute senza corrispondere sanzioni e interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. Chiuso il termine per l'adesione, l'Agenzia analizzerà le istanze ricevute e fornirà la risposta ai contribuenti con l'esito di accoglimento o eventuale rigetto. Entro il 30 giugno prossimo agli aderenti verrà inviata la “Comunicazione delle somme dovute” con l'elenco dei carichi “rottamati”, il dettaglio sui possibili debiti che per legge non possono rientrare nella definizione agevolata, gli importi da pagare e i bollettini di pagamento in base al piano di rate indicato dal contribuente nel modello di adesione.
Per i debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017, i pagamenti sono previsti in un massimo di cinque rate (luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019), ciascuna pari al 20 per cento del debito definito. Per i debiti relativi dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2016, la legge prevede fino a un massimo di tre rate (ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019): le prime due rate pari al 40 per cento del debito definito, mentre la terza il restante 20 per cento. Invece, per cartelle o avvisi interessati da una rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016, con rate scadute e non pagate al 31 dicembre 2016, comprese le istanze dei “respinti” della precedente definizione agevolata (dl 193/2016), è prevista una prima comunicazione entro giugno 2018 con l'importo dovuto per regolarizzare le rate del 2016 (da pagare entro il 31 luglio 2018). Successivamente, entro settembre 2018, arriverà la Comunicazione per la definizione agevolata (massimo tre rate: ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019). Come previsto dalla legge, il mancato, insufficiente o tardivo versamento delle rate scadute comporta l'improcedibilità dell'istanza presentata ai fini dell'ammissione ai benefici della definizione agevolata.