Venerdi 11 luglio, alle ore 12, presso la sede della Cgil di Roma e del Lazio di Via Buonarroti 51, la Slc Cgil di Roma e del Lazio e la Fials Cisal terranno una conferenza stampa sul futuro del Teatro dell'Opera di Roma e dei suoi lavoratori, spiegando le ragioni che hanno indotto le due sigle sindacali a non firmare l'accordo sul piano industriale proposto dalla dirigenza del teatro. "La decisione dell’attuale dirigenza di ricorrere all'articolo 11 della legge 112/13, propinata come panacea, - precisano Nadia Stefanelli, della Slc Cgil e Lorella Pieralli, della Fials Cisal - si sta rivelando fallimentare, come peraltro avevamo previsto e sostenuto. Il piano aziendale cosiddetto di risanamento è un contenitore vuoto. L’unico fatto incontrovertibile, in questi mesi, è stato il taglio del personale. Dove sono finiti i 5mila posti per il pubblico a Caracalla? Dove i maggiori introiti di botteghino, dove i privati, gli sponsor? Non possiamo non opporci a un piano che prevede la soppressione di 120 posti di lavoro, ma non il taglio dei costi artistici e di allestimento lasciando, di fatto, intatti gli sprechi".