"Con la presentazione del piano di sviluppo 2017-2021 si è compiuto un ulteriore, importante passo verso quel processo che entro dicembre riporterà l’intero perimetro di Cinecittà sotto il controllo pubblico attraverso la gestione e il coordinamento dell’Istituto Luce-Cinecittà. Pano che prevede investimenti in ristrutturazione e manutenzione e, soprattutto, per la costruzione di due nuovi teatri di posa entro il 2019. Sempre nell’ambito del piano verrà realizzato il Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema". Così, in una nota, Riccardo Saccone, segretario della Slc Cgil di Roma e del Lazio.

Il progetto prevede, nel complesso, di riportare a Cinecittà le grandi produzioni nazionali e internazionali facendo degli studi il perno di un rinnovato e più competitivo comparto del settore cineaudiovisivo. "Come sindacato non possiamo che salutare con favore questo processo. Solo pochi anni fa gli studi di Cinecittà sembravano destinati a un inesorabile declino, oggi si concretizza davvero la possibilità di farli diventare nuovamente il volano dell’intero settore per la nostra regione".

"Sarebbe opportuno che tutte le realtà coinvolte, a partire dalla Regione e dal Comune di Roma, costituiscano da subito un tavolo di confronto che , grazie anche al rinnovato slancio degli studi di via Tuscolana, provi a costruire davvero un sistema virtuoso che renda il settore della produzione cineaudiovisiva un polo di eccellenza regionale capace di riportare lavoro e produzioni e rivitalizzare un indotto in forte crisi. Dopo anni di ubriacatura sulle virtù delle privatizzazioni 'senza se e senza ma' - conclude il sindacalista -, tutto il mondo della produzione culturale dovrebbe forse riflettere sulla vicenda Cinecittà e sul ruolo ancora importante che le istituzioni pubbliche possono giocare, nello sviluppo di un settore che può dare molto sia in termini occupazionali che di sviluppo complessivo del sistema paese".