"Se con l'approvazione del bilancio comunale non otterremo risposte dal sindaco Marino, sarà rottura". Perentorio e lapidario il messaggio che arriva dai segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio, impegnati stamattina in una conferenza stampa sui mali di Roma e sulla necessità di un deciso cambio di passo a partire appunto dal bilancio capitolino.
"Roma conta 250mila disoccupati, oltre a 160mila neet, ossia giovani che non studiano né lavorano, 25mila lavoratori in cassa integrazione in deroga - precisano Claudio Di Berardino, Mario Bertone e Pierpaolo Bombardieri -, cifre che parlano chiaro sull'entità dell'emergenza occupazionale in atto. E il Comune che fa? Anzichè unire le forze, aprire il confronto con le parti sociali, persiste in un atteggiamento di chiusura, inasprendo i rapporti. Non ci saremmo mai aspettati un simile attacco al lavoro, ai salari e alla contrattazione proprio da una giunta di centro sinistra. Ci auguriamo che il sindaco Marino ascolti le ragioni della città e del lavoro".
E illustrano la loro ricetta per il bilancio comunale, dieci priorità che la giunta dovrebbe prendere seriamente in considerazione: lavoro ed equità sociale; un piano casa che punti sull'edilizia residenziale e non solo sui residence; un welfare che sappia tutelare i più deboli; un patto antievasione con l'Agenzia delle entrate; una vera lotta agli sprechi. E ancora, la riorganizzazione della macchina capitolina, la revisione dei contratti di servizio e dei piani industriali delle società municipalizzate nell'ottica della riorganizzazione della holding; il rilancio dei lavori pubblici (grandi opere e interventi di manutenzione, l'approvazione della Stazione unica appaltante. Infine, l'utilizzo dei fondi europei e l'allentamento del patto di stabilità per liberare risorse da destinare allo sviluppo della Capitale".
Roma: sindacati, ultimatum a Marino
5 giugno 2014 • 00:00