“Il peggioramento del servizio cui assistiamo nel trasporto pubblico ha molteplici cause: dalla mancata riorganizzazione delle maestranze, come previsto negli accordi sottoscritti in Atac, all'incapacità di valorizzare le risorse Caf ancora operanti nelle officine. Siamo convinti che un investimento che metta nelle condizioni gli operai Atac e Caf di lavorare al meglio possa ridurre di molto l'incidenza di guasti e malfunzionamenti nelle metropolitane e ferrovie romane”. Così, in una nota, Eugenio Stanziale (segretario generale della Filt Cgil di Roma e del Lazio), Alessandro Capitani (segretario della Cgil di Roma e del Lazio) e Susanna Felicetti (segretaria generale della Fiom Cgil Roma centro ovest litoranea).
“L'investimento di cui parliamo – proseguono – non può prescindere dall'acquisto di nuovi materiali, dall'internalizzazione in Atac degli operai Caf, dalla valorizzazione dei loro livelli di produttività. Ricordiamo infatti che quello operaio è uno dei settori aziendali in Atac ai quali non si applicano i sistemi di incentivazione pattuiti e che gli operai Caf hanno addirittura subito immotivati licenziamenti, nonostante la carenza d'organico in Atac e nonostante la loro indiscutibile professionalità”.