PHOTO
"Circa un migliaio di persone con disabilità dei municipi romani non ricevono il rimborso dell’assistenza indiretta, con il quale devono pagare lo stipendio del mese di marzo agli operatori che le assistono. A una parte della popolazione romana tra le più deboli la burocrazia sta mostrando la sua peggior faccia. Si aggiungono poi bugie, rimandi e l'arroganza di coloro che, interpellati per il ritardo, non sanno cosa rispondere". Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio.
"Ufficialmente - continua la nota - l’aggiornamento del nuovo server, un software sofisticato, sarebbe la causa dei ritardi. I municipi hanno mandato al Campidoglio la documentazione necessaria nei tempi dovuti, Roma Capitale adduce inciampi con la Banca d’Italia, a tutti servono numeri di protocollo e di bonifico. I disabili di Roma Capitale vagano in questa zona grigia e paludosa. Con pensioni minime, altrimenti non avrebbero diritto al rimborso, devono non solo destreggiarsi con malattie gravi, ma anche a dividere quei pochi soldi con le lavoratrici, tutte assunte a tempo indeterminato, alle quali non possono assicurare lo stipendio".
"Si rende conto la sindaca di Roma che il benessere dei cittadini, a partire dai più deboli rientra nelle sue responsabilità? Oppure si pensa alle persone disabili solo in campagna elettorale, senza rendersi conto che la loro fragilità richiede anche maggiori attenzioni? Sollecitiamo l’immediato pagamento dei rimborsi di marzo e aprile e un incontro per discutere su ciò che occorre fare affinchè non si generi più una simile impasse", conclude la Cgil di Roma e Lazio.