“Lo scorso 3 ottobre, durante un’iniziativa pubblica, l’assessore ai trasporti del Comune di Roma ha rilasciato dichiarazioni inquietanti in relazione al futuro della società Roma Metropolitane detenuta al 100% dal Comune stesso. Tali dichiarazioni, oltre a generare forte sconforto nei lavoratori, delegittimano la loro professionalità nonché la qualità del lavoro sin qui svolto”. Così la segreteria regionale Filt Cgil di Roma e del Lazio.
“L’idea di liquidare l’azienda che ha garantito sino a oggi l’implementazione della rete metropolitana - continua la nota - oltre a impoverire le risorse della capitale, rischia di baipassare una serie di controlli indispensabili a evitare un'esplosione dei costi, già elevati, per l’ultimazione dei lavori programmati. Al contempo, impedisce ulteriori possibili migliorie alla rete di trasporto urbano per il futuro. E’ assurdo scaricare su una azienda tutte le disavventure evidenziate nella gestione economica dell’opera, andando a colpevolizzare chi con dignità e onestà ha provato a portare avanti il proprio lavoro".
"Auspichiamo una repentina inversione di tendenza, un approfondimento vero su quelle che sono le attività svolte dai lavoratori di Roma Metropolitane, e il rilancio immediato dell’azienda, andando a valorizzare le grandi professionalità in essa presenti che potrebbero autonomamente rendere migliori le condizioni dei tanti cittadini che sempre più spesso, anche a causa della crisi, si spostano con un sistema di mezzi pubblici e infrastrutture ormai non più all’altezza dei tempi. È per questi motivi che abbiamo chiesto un incontro urgente all’assessore alla mobilità del Comune di Roma e contestualmente dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori”.
Roma Metropolitane, lavoratori in stato di agitazione
7 ottobre 2013 • 00:00