“In questi giorni la vertenza relativa a Roma Metropolitane sta mettendo in luce la vera natura di una forza politica insensibile alle ragioni dei lavoratori e indifferente alle preoccupazioni di chi, senza un preciso motivo, si trova dall’oggi al domani senza lavoro e reddito”. Così, in una nota, il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Michele Azzola e il segretario generale della Filt Cgil Eugenio Stanziale.
“Questa vertenza, insieme a tutte quelle che riguardano le partecipate e gli appalti gestiti dal Comune di Roma – continuano –, è emblematica perché dietro un atteggiamento spesso ostile nei confronti dei lavoratori o, nel migliore dei casi, caritatevole si nasconde l’incapacità di trovare soluzioni positive per i lavoratori stessi e per la città di Roma, l'inesistenza di una visione e la volontà di perseguire scientemente l’unico soggetto in grado di rappresentare realmente le loro giuste rivendicazioni: il sindacato. La giunta a 5 Stelle e la maggioranza capitolina evitano volutamente il confronto con le organizzazioni sindacali perché, essendo rappresentanze collettive portatrici di rivendicazioni comuni, mettono in discussione l’idea, a nostro avviso dannosa e antidemocratica, che uno valga uno”. “Le vertenze – precisano i sindacalisti – hanno valore quando, nascendo da una forza collettiva, danno risposte all'intera comunità e non alle singole egoistiche esigenze. Il sindacato è un soggetto concreto che valuta sempre il merito delle questioni ed è ormai chiaro come questa giunta stia facendo pagare ai lavoratori e alle lavoratrici la sua evidente incapacità anche solo di amministrare con buon senso il bene comune. Roma è diventata una città senza lavoro e conseguentemente senza futuro. Il sindacato continuerà a fare la propria parte opponendosi a qualsiasi azione della giunta che determini licenziamenti e riduzione del reddito. Il nostro obiettivo è e sarà sempre quello di sostenere le rivendicazioni dei lavoratori e di ridare alla Capitale il valore che merita”.