Ieri i lavoratori e lavoratrici della Farmacap hanno manifestato sotto la sede della direzione aziendale per riaffermare la totale indisponibilità rispetto alla 'nuova' politica aziendale caratterizzata da sacrifici a senso unico (imposti ai lavoratori), anche attraverso una singolare applicazione del Ccnl del 2013.
“Infatti questa bizzarra applicazione prevede il rispetto delle normative che diminuiscono le ore di permesso ed i giorni di ferie, ma non della parte che prevede l'aumento salariale che viene 'generosamente elargito', ma solo in parte, insieme a tutto il pregresso che secondo l'azienda non è 'esigibile' date le condizioni economiche in cui si trova la Farmacap. Insomma sì al ccnl per i doveri, ma non ai diritti". Così una nota congiunta di Rsa Filcams Cgil Farmacap, Rsa Fisascat, Cisl Farmacap, Rsa Uiltucs, Uil Farmacap, Rsa Usi Ait Farmacap.
“Chiedere sacrifici, in continuità con le precedenti gestioni, negando il diritto a condizioni di lavoro dignitose , ad adeguamenti retributivi (fermi al 2009) previsti da un contratto inapplicato, ma cercando di barattarli con magre regalie imposte unilateralmente e con autoritarismo. Eliminazione dei buoni pasto, mancata applicazione del Ccnl per gli aumenti salariali (perdita media salariale di circa 220 euro mensili)– aggiungono i sindacati. “La gestione autoritaria e le modifiche organizzative aziendali alludono in tutta evidenza ad una trasformazione privatistica dell'azienda pubblica Farmacap. Abbiamo difeso il carattere pubblico della nostra azienda contro i tentativi di privatizzazione di Alemanno prima e Marino poi, non accetteremo certo una privatizzazione che ci viene imposta da una Dirigenza che peraltro agisce in un contesto di vuoto politico cittadino".