In riferimento al caso di Sara - la commessa del negozio Tezenis di Roma vittima dell’aggressione da parte della titolare del punto vendita, e costretta a firmare le dimissioni per aver chiesto il pagamento delle ore di straordinario lavorate – Nidil Cgil "esprime solidarietà alla lavoratrice e condanna i comportamenti violenti e inaccetabili della responsabile". E' quanto si apprende da una nota.

"Fiduciosi nel lavoro dei magistrati - continua il sindacato degli atipici -, e preso atto che l’azienda ha dichiarato di aver risolto i contratti con la titolare, sottolineiamo che occorre ora affrontare il problema generale dello sfruttamento basato sull’utilizzo del contratto di associazione in partecipazione, imposto alle lavoratrici in violazione di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro".

"L’imbarbarimento delle condizioni di lavoro e le violenze subite da Sara sono frutto anche dell’utilizzo diffuso e senza freni di contratti irregolari. Il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori, la non applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro e il ricorso esasperato a forme di precarietà creano inevitabilmente le condizioni per il verificarsi di episodi come quello denunciato dal servizio delle Iene".

Proprio al fine di accertare che tale meccanismo non sia la regola del sistema di franchising adottato da Tezenis, Nidil Cgil ha inviato una richiesta di incontro urgente all’azienda.