“Leggiamo quasi quotidianamente importanti e accalorate dichiarazioni della Cei a difesa del lavoro come valore assoluto che non si può perdere, barattare o svilire. Quello che non riusciamo a comprendere è come mai allora a livello locale importanti istituti religiosi impunemente licenziano lavoratori padri di famiglia senza rispettare le più elementari norme contrattuali e di legge”. Così Luca Battistini, segretario generale della Flai Cgil del Lazio, e Gianfranco Moranti, segretario generale della Flai Cgil Castelli, in merito ai recenti episodi di licenziamento avvenuti nella provincia di Roma.
“L’ultimo fatto cui ci riferiamo – aggiungono i due sindacalisti – è accaduto all’Istituto religioso Collegio Missionario Femminile S. Francesco D’Assisi di Grottaferrata, dove a tre lavoratori braccianti agricoli è stato oggi comunicato il licenziamento in tronco. Da giorni abbiamo chiesto un tavolo istituzionale al sindaco della cittadina, perché non vorremmo che dietro la cessazione dell’attività agricola dell’istituto, che riguarda più di 14 ettari di terreno, ci fosse un contoterzista o un latifondista che subentra nelle coltivazioni. Oltre alla tutela dei terreni agricoli, chiederemo al sindaco di attivare tutti gli strumenti possibili per salvaguardare i diritti e il posto di lavoro dei dipendenti coinvolti”.
Roma, Cgil accusa: 3 braccianti licenziati da istituti religiosi
3 aprile 2012 • 00:00