"Domani, alle ore 16, saremo in piazza del Campidoglio insieme al mondo dell'associazionismo per ribadire che i beni comuni appartengono i cittadini". Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio e il Sunia Cgil di Roma e del Lazio.
"Sono 113 - continua la nota - le realtà sociali di Roma a un passo dalla chiusura per effetto della delibera 140 della giunta Marino, riconfermata dalla giunta Cinquestelle con la delibera del 22 febbraio. L’attività di recupero crediti, iniziata dai magistrati della Corte dei Conti subito dopo il caso affittopoli, rischia di essere controproducente, a discapito di luoghi di produzione di cultura che si sono contraddistinti negli anni per la loro utilità sociale, in particolare nelle periferie".
"In una città che ha fatto parlare di sé a livello internazionale per Mafia Capitale - continuano i sindacati –, il malaffare e la corruzione e che ha consentito alla Romeo Gestioni di gestire il patrimonio in maniera opaca, non si comprende l’azione persecutoria di una classe politica che oscilla tra il discredito e l’improvvisazione. L’associazionismo, che ha svolto un ruolo di sussidiarietà, spesso del sistema socio-sanitario, che è andato incontro ai bisogni dei giovani e delle persone più fragili, sole e marginalizzate, non può essere liquidato con un mero calcolo ragionieristico"