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L’Inail ha pubblicato un bando per il finanziamento di progetti formativi specificatamente dedicati alle piccole, medie e micro imprese. La Cgil intende partecipare con un progetto nazionale dedicato al rafforzamento del ruolo degli Rls-Rlst delle piccole e medie imprese, articolato a livello macroregionale e regionale, sui temi della valutazione dei rischi, con particolare attenzione alle specificità di quelli collegati allo stress lavoro correlato, alla dimensione di genere, immigrazione, invecchiamento della popolazione lavorativa, e altro ancora. Come tutti i bandi, anche questo ha una storia politica e sindacale.
Esso è il frutto di una previsione all’articolo 11 del dlgs 81 e di un accordo di recepimento siglato da tutte le parti sociali presso il ministero del Lavoro. Abbiamo purtroppo dovuto attendere molti anni e finalmente nel 2016 è stato emanato il provvedimento Inail, che però lasciava insoluti molti problemi e tendeva a escludere dalla partecipazione alla campagna proprio i sindacati, “soggetti 81” per definizione nel nostro sistema tripartito. L’azione sindacale unitaria nei confronti del ministero e dell’istituto ha poi, giustamente, portato alla modifica del bando in oggetto e della relativa modulistica. Ciò ha consentito ai nostri Rls-Rlst di esprimere in modo autonomo, svincolato dalla volontà del datore di lavoro, l’intenzione di aderire al percorso formativo, mediante apposita documentazione, e ha comportato, fra l’altro, la proroga della scadenza per la presentazione delle domande al 10 giugno 2016.
Mancano quindi ancora pochi giorni alla scadenza del termine ultimo per la presentazione del progetto, che, con molta probabilità, sarà unitario Cgil, Cisl e Uil. La Fondazione Di Vittorio, per la Cgil, si sta occupando della progettazione, della raccolta delle adesioni su tutto il territorio nazionale, della definizione dei contenuti formativi, tenendo conto delle aree tematiche indicate dal bando stesso, accogliendo e sintetizzando le istanze emergenti dai referenti territoriali, e dai diretti interessati ascoltati in occasione delle assemblee Rls-Rlst organizzate in questi giorni in diversi territori.
Ricordiamo che l’attività formativa è riservata agli Rls-Rlst delle Pmi, intendendo per tali quelle fino a 250 addetti. Come tutti i bandi, anche questo presenta le proprie tecnicalità e difficoltà burocratiche, che cerchiamo via via di sciogliere nel rispetto dei vincoli strutturali imposti dal bando stesso. Si tratta certamente di un progetto importante, che assume l’obiettivo di favorire lo sviluppo di una giusta e competente funzione di rappresentanza e il giusto ruolo nelle azioni di prevenzione ai nostri Rls e Rlst, attraverso un percorso formativo articolato in diversi moduli.
L’avvio delle attività formative, in caso di assegnazione del finanziamento, è previsto per la fine dell’anno in corso, o inizio del prossimo anno. La durata complessiva del percorso formativo, a oggi prevista, è di circa 32 ore per Rls-Rlst, da realizzarsi nell’arco di 18 mesi. I costi delle attività formative sono a carico del progetto. Rimane inalterata l’esigenza di raccogliere le deleghe degli Rls-Rlst per l’adesione al progetto di formazione. Mancano ancora pochi giorni. A questo fine si possono contattare da parte degli Rls le strutture camerali, territoriali e regionali confederali o di categoria, o rivolgersi alla struttura nazionale della Fondazione Di Vittorio.
Lo sforzo organizzativo avviato per la presentazione del progetto è stato ed è importante. Riteniamo che la rilevanza dei temi oggetto di formazione e il fatto che per la prima volta in Italia si svolga una campagna di tale ampiezza nei confronti dei “soggetti 81” nelle Pmi rappresenti un valore e una grande occasione da non perdere.
Sebastiano Calleri, area contrattazione/salute e sicurezza Cgil nazionale
Simona Marchi, Fondazione Di Vittorio