Lunedì 26 novembre e martedì 27 si terrà a Roma presso la Sala Igea del Palazzo Mattei di Paganica (Piazza della Enciclopedia Italiana, 4) il Forum annuale 2012 della Rivista delle Politiche Sociali dal titolo:

 
LA CLASSE DIRIGENTE PUBBLICA: RUOLI DI GOVERNO E CAPACITÀ AMMINISTRATIVA

In una fase di imponente crisi economica a cui è connessa l’esigenza tanto di un contenimento della spesa pubblica quanto di una maggiore efficacia delle azioni intraprese, l’edizione 2012 del Forum annuale organizzato da Rps in collaborazione con ESPAnet-Italia intende rappresentare un’occasione di analisi e di confronto sul ruolo della classe dirigente pubblica e sulla relazione fra ceto amministrativo e decisionalità politica. L’analisi del caso italiano sarà al centro della riflessione, che si svilupperà dando un’attenzione specifica alle implicazioni per le politiche sociali in prospettiva comparata europea. Sarà inoltre considerato il rapporto, non solo italiano, tra classi dirigenti e legalità. L’accento sarà inoltre posto sulle classi dirigenti pubbliche nelle loro articolazioni di governo centrale, regionale e locale, quali espressioni di differenti realtà istituzionali e tradizioni amministrative e sulla loro capacità di misurarsi con la sfida posta dal global change.

Relatori: Carlo Borgomeo, Luigi Burroni, Carla Cantone, Carlo Carboni, Raimondo Catanzaro, Francesco Paolo Cerase, Gianfranco D’Alessio, Carlo Donolo, Guglielmo Epifani, Sergio Fabbrini, Pietro Fantozzi, Mauro Guzzonato, Vera Lamonica, Marc Lazar, Alfio Mastropaolo, Vittorio Mete, Massimo Morisi, Alessandro Natalini, Emmanuele Pavolini, Francesco Raniolo, Maria Stella Righettini, Cecilia Taranto, Giovanni Tria, Maria Giovanna Vicarelli, Nereo Zamaro.

Con la partecipazione del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Filippo Patroni Griffi.

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È inoltre in uscita il n. 3-2012 della rivista. Tema del fascicolo.

WELFARE CONTRATTUALE E AZIENDALE.
DIMENSIONI E DINAMICHE IN ITALIA E IN EUROPA


Il numero di Rps è dedicato al tema di crescente attualità del welfare contrattuale e aziendale, da qualche tempo assunto da una parte del dibattito sociologico come uno degli ingredienti essenziali di un welfare che – a causa della crisi economica e del cambiamento demografico e sociale – potrà essere finanziato dal pubblico in maniera sempre meno adeguata, tanto per la copertura dei bisogni sociali classici che per quelli annoverati come «nuovo rischio sociale». In particolare, si è cercato di approfondire i principali profili del fenomeno in Italia e in Europa e i suoi effettivi caratteri di novità. Gli aspetti emersi sono molteplici. Innanzitutto si segnalano gli elementi di discontinuità fra le caratteristiche attuali del welfare aziendale e la storica azione sociale d’impresa che ha attraversato la vicenda italiana, tanto sotterraneamente che in maniera esemplare fino agli anni ’60 (si pensi all’esperienza olivettiana). Discontinuità determinata in primis dall’affermarsi negli anni sia del welfare pubblico che di un sistema moderno di relazioni industriali basato sulla contrattazione dei contenuti del lavoro e dei suoi, per così dire, «addentellati».

La seconda sezione è incentrata sull’analisi delle intersezioni fra sviluppo e analisi del welfare e delle relazioni industriali con riferimento ai dati emersi da un’indagine empirica realizzata dall’Ires nazionale e dall’Università Politecnica delle Marche. Seguono un contributo dedicato alla declinazione della nozione di «secondo welfare» e del ruolo in esso ricoperto dal welfare d’impresa e il saggio focalizzato sulla discussione sotto diversi profili disciplinari del welfare integrativo nelle sue attuali configurazioni e ai fini di un suo sviluppo «ricostruttivo». In chiusura, un’analisi del welfare contrattuale e aziendale in altri paesi occidentali. Prima della consueta nota di rassegna sulla più recente azione sociale della Ue, il fascicolo si conclude con la sezione «fuori dal tema», in cui vengono pubblicati due saggi sulle politiche sociali regionali.



Contributi di: Marco Arlotti, Ugo Ascoli, Francesca Carrera, Augusto Ciuffetti, Sabrina Colombo, Beppe De Sario, Timo Fleckenstein, Luciano Gallino, Salvo Leonardi, Franca Maino, Giulia Mallone, Maria Luisa Mirabile, Stefano Neri, Emmanuele Pavolini, Annarosa Pesole, Michele Raitano, Ida Regalia, Luca Romaniello, Martin Seeleib-Kaiser, Kea Tijdens, Armando Tursi, Mara Yerkes.



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INIZIATIVE

CRESCE IL WELFARE, CRESCE L'ITALIA
Ma quale Stabilità: caro Monti, i conti non tornano
Cinquanta organizzazioni sociali in piazza a Roma mercoledi 31 ottobre

La rete “Cresce il welfare, cresce l’Italia”, a cui Rps ha dato un contributo soprattutto con la stesura del Manifesto per un welfare del XXI secolo, organizza a Roma una giornata di mobilitazione, musica e proposte per chiedere al governo una decisa inversione di tendenza nella manovra di bilancio 2013. Basta tagli al sociale e rilancio delle politiche di welfare per puntare davvero allo sviluppo dell’Italia. Ovvero: mettere in moto una politica di investimenti nel sociale che generi lavoro, solidarietà, coesione, sostegno alle fasce economiche più povere. Il governo Monti – spiegano gli organizzatori – ha iniziato il suo operato comunicando tre parole d’ordine: rigore, crescita, equità. Ad oggi è stato applicato ampiamente soltanto il rigore. Questi punti sono stati raccolti in una piattaforma comune che è stata sottoscritta dalle organizzazioni promotrici ed aderenti, disponibile sul sito www.cresceilwelfare.it e www.fishonlus.it .