"Siamo preoccupati di eventuali rinvii o di un allungamento dei tempi per trovare una soluzione perché l'attività produttiva va ripresa subito, è l'unica condizione per risanare, fare investimenti: serve continuità produttiva che non solo dia certezze ai lavoratori ma permetta anche di mantenere clienti, mercato,e non metta in discussione l'esistenza stessa della produzione dell'acciaio nel nostro Paese". Lo dice il segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, ospite stamani a 'L'Economia Prima di Tutto' su Radio1 Rai.
"Il punto fondamentale è creare le condizioni perché riparta l'attività già la prossima settimana", spiega. Sull'ipotesi di modificare il codice penale per dare poteri da commissario al custode giudiziario dei beni sequestrati dalla magistratura, Landini sottolinea che "il provvedimento che è allo studio, e che mi auguro oggi venga assolutamente approvato, deve poter dare al custode il compito e la possibilita' di far ripartire l'attivita', nei fatti e' una forma di estensione del commissariamento e secondo noi questa e' la strada giusta".
Alla Fiom però non basta: "io credo ci sia un problema di più lunga prospettiva, sul futuro, l'attuale assetto proprietario del gruppo non e' in grado di dare un futuro alle acciaierie e alla produzione, in questo ragionamento prendere in considerazione anche un intervento transitorio dello Stato nella gestione dell'impresa, anche per determinare le condizioni di un nuovo assetto proprietario: l'acciaio e' strategica per l'Italia, non possiamo perderlo".
Riva: Landini, non escludere intervento Stato
20 settembre 2013 • 00:00