'I beni in sequestro, ivi incluse le liquidita' attuali e quelle differite e i prodotti finiti, devono essere gestiti e amministrati dal custode amministratore giudiziario, che ne concedera' l'uso alla societa' al fine di riavviare e dare prosecuzione all'attivita' aziendale'. Lo scrive il custode dei beni di Riva Acciaio, Tagarelli, citato dall'Ansa.