"Il riordino delle partecipate è uno dei temi su cui la Regione Sicilia è in ritardo, nonostante le ripetute sollecitazione del sindacato: che si debba procedere in tal senso, dunque, è fuori di dubbio. Bisogna, però, che il governo eviti soluzioni estemporanee e unilaterali, confrontandosi con le parti sociali per giungere a un progetto condiviso". Lo dice Ferruccio Donato, reggente della Cgil regionale.
"È un processo complesso, quello del riordino delle partecipate – aggiunge il sindacalista –, che deve essere incardinato in modo da raggiungere l'obiettivo dell'efficienza, coniugato a quello della lotta agli sprechi. Nel contempo, vanno date certezze ai 6.000 lavoratori interessati. La Cgil ribadisce il proprio no a qualunque forma di macelleria sociale e invita il governo regionale ad agire in modo chiaro e ponderato, discutendo con i sindacati, per non gettare nel panico migliaia di lavoratori".
Riordino partecipate, Cgil Sicilia: ok, ma senza macelleria sociale
8 aprile 2013 • 00:00