"Lunedì 5 febbraio, dalle 10 alle 12, saremo in presidio unitario sotto Palazzo Lombardia (viale Restelli) per rivendicare che gli impegni presi a livello nazionale, anche dalle Regioni, con l’accordo del 30 novembre 2016 vengano rispettati. E, dunque, che le lavoratrici e i lavoratori delle Funzioni locali e della Sanità pubblica possano vedere rinnovato un loro legittimo diritto, bloccato da nove anni: il contratto nazionale di lavoro". È quanto affermano in un comunicato unitario i segretari generali Fp Cgil - Cisl Fp - Uil Fpl Lombardia, Manuela Vanoli, Franco Berardi e Salvatore Maisto.
"I ritardi nel confronto sulle parti normative e l’assenza di indicazioni puntuali sulla parte economica dei due contratti sono irrispettosi delle legittime aspettative di queste lavoratrici e di questi lavoratori. Il ministero dell’Economia e delle finanze sta deliberatamente rallentando l’integrazione agli atti d'indirizzo, che ci consentirebbe una rapida sottoscrizione dei ccnl della sanità e delle autonomie locali. La ministra Marianna Madia nei giorni scorsi è uscita sulla stampa con rassicurazioni in merito ai rinnovi. Ma non è più il tempo di parole, i dipendenti pubblici chiedono fatti", aggiungono i tre dirigenti sindacali.
"Perciò, anche in Lombardia, i confederali della Funzione pubblica si mobilitano, come nel resto del Paese, con un presidio sotto la Regione, a cui chiediamo un incontro per concordare, sulla scia dell’accordo del 30 novembre, le modalità con le quali si indica ai comitati di settore e al governo di lavorare nell’interesse dei dipendenti delle amministrazioni che rappresenta, nella comune volontà di dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori e di migliorare i servizi ai cittadini".