"Il dovere del governo non è quello di concertare coi sindacati e di negoziare coi partiti. E' quello di fare riforme, a partire da quelle relative al mercato del lavoro e alle liberalizzazioni, che incentivino l'investimento e l'attività economica". Lo afferma in una nota il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova. "Quello di una rinnovata coesione politica e sociale - prosegue Della Vedova - sarebbe il quadro migliore per sostenere una politica riformatrice. Ma il fine, la riforma, non può essere subordinato al mezzo, quello dell'accordo ampio e del consenso diffuso. Il riequilibrio del sistema delle tutele nel mercato del lavoro affinché, compatibilmente con la flessibilità necessaria al sistema produttivo, siano le più ampie e le più uguali, nel segno di una vera equità, è una condizione imprescindibile per riagganciare il cammino della crescita."