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La controriforma dei servizi ispettivi si ferma. “Alla fine, a meno di improbabili modifiche sostanziali al testo approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri e ora passato all’esame delle Commissioni competenti di Camera e Senato per i pareri obbligatori, si è arrivati a una “riforma” dei servizi ispettivi. Grazie alla mobilitazione delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, alla loro capacità di analisi critica e di proposta, è stato spazzato via dal terreno l'originario e arrogante disegno di ristrutturazione dei servizi ispettivi. Il governo consegna, alla fine, un ridisegno del sistema incentrato sull'Ispettorato nazionale del lavoro che appare più attento al ruolo delle amministrazioni e, sicuramente, più graduale. Il nuovo ente, infatti, entrerebbe a regime come soggetto unico titolare dell’attività ispettiva solo tra molti anni: nel momento cioè in cui saranno completamente esauriti i ruoli ispettivi di Inps e Inail”. E' quanto si legge in una nota della Fp Cgil.
“Il nuovo assetto profilato nel decreto, infatti, conferma la dipendenza gerarchica e funzionale del personale ispettivo dai rispettivi enti. In altre parole, gli obiettivi di servizio verrebbero sì predisposti dal nuovo Ispettorato, ma per essere poi comunque affidati agli enti. In più, Inps e Inail non potranno assumere nuovi ispettori per sostituire quelli che andranno in pensione, perché la dotazione organica sarà via via assegnata all’Ispettorato. In definitiva, non si rilevano passi in avanti in termini di razionalizzazione delle competenze, di ottimizzazione dell'attività ispettiva e di miglioramento dei servizi per i cittadini”, prosegue la nota.
“A fronte di alcune innovazioni migliorative per il trattamento dei lavoratori, come la regolamentazione delle missioni del personale ispettivo, temiamo - precisa la Fp Cgil - si inizi un 'interregno' di parecchi anni nel quale l’efficienza ed efficacia reale dei servizi ispettivi, che finora poggiava su un modus operandi collaudato – pur con tutte le difficoltà legate alla scarsità di risorse strumentali, finanziarie e umane, vengano meno, per la diminuzione del personale Inps e Inail a cui affidare la realizzazione dei piani. Diventa decisivo, quindi, il coordinamento tra il nuovo Ispettorato e gli altri enti, e quanto questo sarà efficace anche per realizzare i necessari processi di omogeinizzazione dei diritti e della dotazione, materiale e formativa, di tutti i lavoratori e le lavoratrici che continueranno ad operare nei servizi ispettivi”.
“Vorremmo davvero che fosse risparmiato al paese, dopo tanti annunci, un’altra riforma di facciata che “cambia tutto per non cambiare nulla”, che riscrive le etichette ma non incide sui problemi esistenti, non razionalizza gli aspetti gestionali e operativi, non introduce alcun modello innovativo e unificante, non investe per valorizzare il potenziale sottoutilizzato. Vorremmo, infine, evitare ogni sospensione o rallentamento della lotta a illegalità, insicurezza e lavoro sommerso che continuano a sottrarre valore al Paese. Continueremo a tenere alta l'attenzione e l'iniziativa per scongiurare questa prospettiva e richiamare le Pubbliche Amministrazioni alle loro responsabilità”, conclude la Fp Cgil.