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Dodici proposte, più la richiesta di rinnovare il contratto fermo da 5 anni, perché “non c’è giustizia senza un giusto rinnovo”. Le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil rispondono al sondaggio del governo sulla riforma della Giustizia (qui i dettagli). “Per velocizzare i processi, per andare incontro alle aspettative di cittadini e imprese - affermano in una nota congiunta - bisogna partire dall’organizzazione e dalla valorizzazione delle competenze”. È giunta in queste ore da via Arenula la convocazione per venerdì 11 luglio, e con il documento inviato oggi al ministro Andrea Orlando Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa mettono sul tavolo azioni concrete sulle quali aprire il confronto.
A interessare i sindacati è in particolare il 12° punto di Orlando, la riqualificazione del personale amministrativo: “la chiediamo da anni. Vanno cambiate le norme - sottolineano - e rilanciate le progressioni, ferme da un decennio. Serve un piano di formazione permanente in ogni distretto e l’adeguamento della produttività. Serve con urgenza una politica degli organici e il promesso turn-over generazionale: almeno 3.000 assunzioni di giovani qualificati. E poi informatizzazione dei processi, reinternalizzazione dell’Ict e trasparenza nella spesa: basta sprechi, basta continui e costosissimi cambi di software e hardware, basta esternalizzazioni di servizi come fonoregistrazione e trascrizione”.
“Porteremo al ministro un progetto di innovazione - concludono Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa - a partire dalla proposta di un ufficio del processo, dall’affidamento ai funzionari di compiti paragiurisdizionali, da nuove funzioni per gli ufficiali giudiziari, fino alla riorganizzazione degli uffici e alla semplificazione delle procedure”.