"Il ministro Di Maio ha incontrato un gruppo di riders. Una buona notizia, purché non sia solo un’operazione mediatica, e a quel tavolo, mancavano, però, le imprese e i sindacati che tutelano anche questa categoria di lavoratori". A dirlo è Cristian Sesena, segretario nazionale Filcams Cgil nazionale. "Bisogna, infatti, ragionare - spiega - anche con le aziende, che devono avere il rispetto dei lavoratori che impiegano. A livello europeo, è stato raggiunto un accordo con Foodora e, proprio in quella sede, abbiamo scoperto che in altri Paesi i lavoratori sono regolarmente assunti, godono di tutele certe, mentre in Italia, complice un mercato del lavoro da far west, le cose sono molto diverse".
Per Sesena, "serve dunque un coinvolgimento delle imprese, un forte richiamo alla loro responsabilità sociale e al rispetto dei lavoratori, così come succede negli altri Paesi. Fondamentale, però, coinvolgere anche il sindacato che cerca di rappresentare gli interessi dei ciclofattorini. Non è solo un problema di salario minimo garantito, ma di assicurazione contro gli infortuni, di garanzie di prestazioni, di turni di lavoro ordinati, in una parola di diritti contrattuali”.