“Ribadiamo che va bene intervenire sul tema dei rider coinvolgendo anche le aziende”. Lo afferma la segretaria nazionale della Filt Cgil, Giulia Guida, in merito alle iniziative sul tema del ministro del Lavoro e dello sviluppo, Luigi Di Maio, spiegando che “anche per questa nuova figura professionale i diritti, le tutele, le regole e il salario possono essere garantiti all’interno del contratto nazionale. Basta applicarlo, senza bisogno di ricorrere a salari minimi”.
“Il 3 dicembre scorso – ricorda la sindacalista –, in occasione del rinnovo del ccnl Logistica, trasporto merci e spedizioni, è stata inserita nella normativa per la prima volta la figura del rider e ora serve applicare le regole e il contratto, coniugando, di concerto con le aziende, il lavoro con la qualità e la sicurezza. Le flessibilità si possono contrattare e condividere. Sin da subito, come sigle confederali firmatarie di contratti nazionali, siamo disponibili al confronto”.
“Se davvero si creeranno le condizioni per aumentare diritti e tutele per i lavoratori della gig economy, rider ma non solo, sarà certamente una buona notizia che troverà il plauso della Cgil. Da tempo con la Carta dei diritti universali rivendichiamo la necessità di riconoscere ed estendere diritti e tutele indipendentemente dalla qualificazione giuridica del rapporto di lavoro”. É quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti in merito all’incontro che si è tenuto quest’oggi tra il ministro del Lavoro Luigi Di Maio e i rappresentanti delle piattaforme di food delivery.
“Tuttavia - sottolinea la dirigente sindacale - sarebbe importante superare la fase degli incontri bilaterali, delle bozze di decreto sui giornali, delle dichiarazioni che fanno riferimento prima all'intervento legislativo e poi a quello contrattuale. Occorre invece aprire immediatamente un tavolo di confronto serio con le parti sociali affinché diritti, salario dignitoso, tutela della salute e della sicurezza sul lavoro diventino i capi saldi della cosiddetta economia delle piattaforme”.