“Se entro il 31 dicembre non verranno cambiati i criteri stabiliti dal decreto del ministero dei Beni culturali per l'accesso all'attestazione diretta dei titoli di restauratore e di collaboratore dei beni culturali e alla prova di idoneità, saranno migliaia gli operatori del restauro che perderanno il posto di lavoro”. Lo denuncia in una nota la Fillea Cgil ricordando che sabato 12 dicembre oltre mille restauratori in rappresentanza di tutte le regioni saranno a Roma con i tre sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Alle ore 10 si svolgerà un presidio in piazza SS. Apostoli dove proseguirà la raccolta di firme per la petizione”.

Contro questo decreto, prosegue la nota, da mesi i lavoratori del settore sono in stato di agitazione con "incontri e manifestazioni in tutta Italia, una grande assemblea ad ottobre a Roma con oltre 600 lavoratori, una petizione popolare al presidente della Repubblica che ha raccolto fino ad oggi migliaia di adesioni". La richiesta è quella di un incontro al ministero per rivedere i criteri, "ma il ministero non risponde”.

Durante la manifestazione di sabato una delegazione dei lavoratori si sposterà al ministero in via del Collegio Romano, per essere ricevuta e chiedere "l’apertura di un tavolo tecnico in cui discutere con urgenza i criteri per l’accesso alla professione; ma per consentire un serio confronto è necessaria la proroga della scadenza dei termini del bando, attualmente fissata al 31 dicembre 2009 o più opportunamente la sospensione del bando stesso.”