A 22 mesi dalla conclusione della procedura telematica rivolta ai lavoratori del restauro per richiedere il riconoscimento della propria qualifica, dal Mibact arriva una nuova proroga al termine dei lavori della Commissione Esaminatrice. “Prima la proroga di un anno del 31 luglio 2016, ora una proroga di ulteriori sei mesi, decretata ieri. Quanto ancora dovranno aspettare i restauratori per potersi vedere riconosciuta la qualifica?” E’ quanto fanno sapere Andrea Merli, Barbara Cerutti, Ermira Behri di Feneal Filca Fillea Nazionali.
I sindacati prendono atto delle motivazioni di questa ulteriore dilazione dei tempi - elevato numero delle domande, complessità del lavoro, difficoltà di presenza assidua da parte dei membri della Commissione - e della volontà espressa dal Ministero di "accelerare il lavoro ed assolvere ai propri doveri previsti dall'articolo 182 del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici" ma resta il fatto che “ci sono migliaia di operatori del restauro che da anni attendono il riconoscimento ufficiale della loro qualifica e che continuano a lavorare alla salvaguardia del nostro patrimonio storico e artistico nella permanente incertezza di veder riconosciuta o meno la loro competenza da parte dei datori di lavoro, dei committenti, e delle Soprintendenze”, proseguono i sindacati, che chiedono al Mibact di “svolgere fino in fondo il proprio dovere e farsi garante del corretto lavoro della Commissione insediata, portando rispetto alle migliaia di lavoratrici e lavoratori che attendono da anni di vedersi riconosciuti i propri diritti sacrosanti.”