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“Abbiamo scelto anche modificando l'impostazione delle ultime ore di mantenere l'impostazione del 12 marzo, ha prevalso l'obbligo di mantenere l'impegno di dare 80 euro a 10 milioni di persone. La voce degli incapienti e partite Iva sarà inserita in provvedimenti nelle prossime settimane e mesi”. Così il premier Matteo Renzi nella conferenza stampa tenuta al termine del cdm che ha varato il decreto sul taglio dell'Irpef. Taglio che scatterà, ha detto il premier, già dal mese di maggio 2014.
“Una misura che non è una tantum – ha detto ancora Renzi - ma strutturale come è strutturale il processo del taglio della spesa”. Saltano però i provvedimenti per incapienti e partite Iva, che il premier promette di recuperare nelle prossime settimane.
Nel decreto c'è anche un taglio delle tasse per le imprese: "Riduciamo l'Irap del 10% attraverso misura strutturali”, ha detto Renzi al termine del Cdm.
Il decreto Irpef mobilita interventi fino a 6,9 miliardi di euro nel 2014. Per quanto riguarda le coperture, questo l'elenco diffuso dal governo: 1,8 miliardi da Bankitalia, 1 miliardo dai tagli alle agevolazioni alle imprese, 600 milioni di gettito Iva nell'ambito del pagamento dei debiti della pa, 100 milioni dal mancato obbligo di pubblicare i bandi di gare e concorsi sui giornali cartacei, 2,1 miliardi di risparmio dagli acquisti di beni e servizi della pa, 100 milioni di risparmi dalle municipalizzate, 300 milioni dalla lotta all'evasione, 900 milioni dal capitolo sulla "sobrietà", dalle auto blu ai risparmi sugli stipendi dei dirigenti, nel 2015 invece il totale dei risparmi sale a 14 miliardi grazie soprattutto ai 5 mld previsti come taglio sui beni e servizi della pa e ai 3 miliardi dei proventi dalla lotta all'evasione.