La candidata radicale alla Regione Lazio Emma Bonino è da oggi in sciopero della fame e della sete. Una iniziativa “di speranza e di lotta”, ha detto, una “chiamata alla democrazia” rivolta al governo affinché intervenga contro la “strage di legalità degli ultimi otto mesi” che “discrimina” i radicali in Rai e nella raccolta firme per presentarsi alle regionali.

“Ho posto il problema della legalità e del processo democratico, a partire dalla Rai, fino ai comuni e ai 300mila autenticatori delle firme che non rispettano quanto previsto dalla legge 43 del 1995”, ha spiegato Bonino parlando a Milano a proposito delle presenze politiche nelle trasmissioni Rai e nei tg, del mancato avvio delle tribune politiche, “della manipolazione delle leggi elettorali a campagna in corso” in alcune regioni e dei “sabotaggi” nella raccolta delle firme. L'iniziativa “costosissima e pesante” non fermerà la sua campagna per le regionali laziali che, ha detto, “continuerò nei limiti delle mie capacità fisiche”.