"La Cgil esprime le proprie condoglianze e si stringe alla famiglia di Giulio Regeni, il giovane italiano trovato morto, in circostanze ancora misteriose, nella città del Cairo". È quanto si legge in una nota del sindacato di Corso d'Italia.
"Chiediamo alle autorità italiane - prosegue la nota - il massimo impegno per fare chiarezza su quanto accaduto, esigendo una indagine trasparente e rapida da parte delle autorità egiziane".
"Purtroppo - aggiunge la Cgil - la repressione e le minacce subite dai sindacati indipendenti, da dirigenti, dagli attivisti sociali, dai giornalisti e blogger, che hanno svolto un ruolo attivo nelle manifestazioni contro il regime di Mubarak e che continuano a manifestare ed a protestare per il rispetto delle libertà d'associazione e per il riconoscimento dei sindacati liberi ed indipendenti, rappresentano una costante ed una emergenza più volte denunciata in sede di Organizzazione Internazionale del lavoro e di Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite".
"La Cgil - conclude la nota - viste le notizie uscite sulla stampa di un possibile collegamento del giovane ricercatore italiano con i sindacati indipendenti egiziani, si attiverà per raccogliere eventuali informazioni che possano essere utili per la ricerca della verità".