“Le proposte referendarie della Cgil in merito agli appalti e ai voucher, ammesse l'11 gennaio dalla Consulta, ci impegnano a una mobilitazione straordinaria. La partecipazione di tutte le strutture sindacali e l'impegno di ognuno di noi sarà determinante per il risultato che riusciremo a ottenere nella campagna elettorale referendaria appena iniziata”. A dirlo è la Agenquadri, sottolineando che “abbiamo davanti l'occasione per invertire definitivamente un processo lungo vent'anni e aprire una nuova fase della legislazione del lavoro. Le condizioni di milioni di persone in questo Paese dipendono anche da quanto riusciremo a essere incisivi e determinati. La nostra deve essere una grande e impegnativa battaglia per liberare il lavoro”.
Nel merito del referendum sugli appalti, l’Agenquadri rimarca che “trasparenza, legalità e responsabilità sono elementi indispensabili e non negoziabili. Contrastando le pratiche di concorrenza sleale e rafforzando la tutela dell'occupazione, l'abrogazione delle norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti è un passaggio importante per garantire migliori e più dignitose condizioni a chi lavora negli appalti e subappalti. Un tema non secondario, che affrontiamo nelle sue varie articolazioni anche nel Capo VIII della Carta dei diritti universali del lavoro (articoli 80 e 81)”.
Riguardo i voucher, l’Associazione afferma che “è necessaria e non più rinviabile anche una nuova riforma del lavoro accessorio. Gli attuali voucher sono uno strumento il cui uso nel tempo è diventato sempre più distorto, spesso illegittimo e la loro abrogazione lo consideriamo un primo passo nel riscriverne modalità, architettura e paletti. La nostra proposta c'è già ed è quella contenuta nel Capo V della Carta (artt. 88-91), dove definiamo la disciplina del lavoro subordinato occasionale”.
In conclusione, la struttura sindacale chiede “a tutti i quadri, i professionisti e alte professionalità di mobilitarsi per la campagna referendaria che oggi abbiamo davanti, come la prima fase di una mobilitazione più complessiva e articolata che dovrà portarci all'approvazione della nostra proposta di legge di iniziativa popolare ‘Carta dei diritti universali del lavoro’, sulla quale speriamo di poter avviare un confronto al più presto con il Parlamento, per dare assieme nuova linfa ai diritti di tutti lavoratori”.