PHOTO
Sono 100 mila le lettere che arriveranno nei prossimi giorni ai cittadini che, per l’Agenzia delle Entrate, hanno compiuto errori (come la mancata dichiarazione di un reddito da lavoro o degli assegni corrisposti dall’ex coniuge) nei redditi dichiarati per il 2012. Cosa deve fare il contribuente? Può rivolgersi al Caf che lo assisterà, contattando eventualmente l’Agenzia per dimostrare che non vi sono inesattezze ed evitando il possibile futuro accertamento; oppure, nel caso di errore, istruirà la pratica per regolarizzare la posizione in maniera agevolata e con sanzioni ridotte (mediante l’istituto del “ravvedimento operoso”).
Gli invii delle lettere (via pec o per posta ordinaria), che si fermeranno per la pausa estiva per poi riprendere a settembre, riguardano i contribuenti persone fisiche, tra cui anche i titolari di partita Iva. “Nelle missive – commenta Mauro Soldini, presidente del Consorzio nazionale Caaf Cgil e coordinatore della Consulta nazionale dei Caf – vengono indicati errori o dimenticanze che in passato avrebbero subito fatto partire l'avviso di accertamento e che invece, con la nuova impostazione del ‘fisco amico’, vengono preventivamente sottoposti all'attenzione del contribuente”.