Storie di lavoratori che non vengono pagati, di arretrati che si accumulano e non arrivano mai o, se arrivano, sono solo una parte del dovuto. Accade ovunque, nell’Italia della crisi, e succede – un caso fra i tanti – ai lavoratori di un consorzio di bonifica del reggino, come comunicano oggi i sindacati locali.

“Non è più accettabile l’atteggiamento del Consorzio di bonifica Alto Ionio Reggino (ex Caulonia) che, pur avendo ricevuto i trasferimenti da parte della Regione Calabria per saldare le spettanze arretrate riferite all’anno 2012 dei lavoratori forestali, ancora non ha effettuato tutti i pagamenti” informano in una nota Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil di Reggio Calabria. “Mentre l’Afor e gli altri consorzi di bonifica di tutta la Calabria hanno già provveduto ad inviare sui conti correnti dei lavoratori il saldo della tredicesima, di novembre e il 20% di competenza rispetto alla cassa integrazione di dicembre – proseguono –, il Consorzio Alto Ionio Reggino ha messo in pagamento solo il saldo della tredicesima e il 20% di dicembre”.

“Non ci sono spiegazioni che possano giustificare il diverso trattamento" riservato "a questi lavoratori rispetto a quelli degli altri enti. Pertanto, chiediamo al presidente Costa e all’amministrazione dello stesso consorzio di provvedere, come da impegni assunti al tavolo regionale, di saldare anche la mensilità di novembre entro e non oltre martedì 5 febbraio”.

Se non verrà rispettata tale data – è la conclusione –, le segreterie territoriali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil si vedranno costrette loro malgrado, il 6 febbraio 2013, a occupare in segno di protesta la sede principale del Consorzio di bonifica sita a Roccella Jonica in Contrada Melissari”.