“Oggi la Rai ha recepito la nostra richiesta di ritirare la circolare aziendale che 'suggeriva' di formalizzare, per un periodo di sei mesi meno un giorno, i contratti a tempo determinato del personale delle testate giornalistiche e delle reti televisive, aggirando così quanto previsto dalla legge per l'inserimento e l'integrazione lavorativa di persone disabili”. Così dichiara Barbara Apuzzo, segretaria nazionale Slc Cgil.
“L’azienda, infatti, ha rivisto la propria posizione – prosegue la dirigente sindacale –, confermando che 'la durata dei contratti a tempo determinato è legata alle specifiche e determinate esigenze produttive, per far fronte alle quali detti contratti vengono stipulati', e non a calcoli matematici per evitare di 'ampliare immotivatamente' il computo dei rapporti a tempo determinato, ai fini delle assunzioni da collocamento obbligatorio. Siamo molto contenti che l’azienda abbia così dato seguito alle affermazioni presenti nello stesso codice etico della Rai.”
Rai, Slc: azienda recupera su discriminazione disabili
30 settembre 2013 • 00:00