"I lavoratori di RaiWay che stanno garantendo, con alti standard qualitativi, il passaggio al digitale terrestre, temono per il futuro del servizio pubblico e di conseguenza per il loro posto di lavoro". Così dichiarano in una nota congiunta Slc Cgil, Uil.com Uil, Ugl Telecomunicazioni e Snater.
"Il lavoro e la qualità del prodotto sono strettamente legati alla proprietà delle infrastrutture - scrivono i sindacati - Le torri, che secondo il Piano Industriale dovrebbero essere cedute, sono lo strumento fondamentale per la diffusione del segnale e, negli ultimi anni, anche un importante elemento di business. Reputiamo le torri strumenti irrinunciabili per la funzione del servizio pubblico".
"RaiWay è una delle poche società del Gruppo Rai ad aver chiuso l’anno 2009 in attivo e ad aver prodotto risparmio per milioni di euro grazie alla spinta e disponibilità dei dipendenti e dei sindacati a internalizzare attività rinunciando ad appalti onerosi - proseguono i sindacati - Per questo non solo è assolutamente incomprensibile la volontà di fare cassa con un tale patrimonio per poi dover affrontare un affitto pesantissimo, ma apre seri interrogativi sulla gestione amministrativa dell’azienda e sui controlli che su di essa devono esercitare gli organi competenti".
"Non da ultimo – si legge ancora nella nota - il termine per la completa digitalizzazione del territorio nazionale, fissato per legge a dicembre 2012, è stato anticipato dal ministro Romani al 2011: tale operazione costa milioni di euro alla Rai".
Per questo le organizzazioni sindacali chiedono al Dg ed al Cda, che dal piano industriale vengano stralciate le esternalizzazioni e le cessioni. "Raiway può incrementare fortemente le entrate, proponendosi ai nuovi assegnatari delle frequenze digitali come operatore di rete - affermano Slc Cgil, Uil.com Uil, Ugl Telecomunicazioni e Snater - Tale processo virtuoso, oltre a produrre introiti ingenti, potrebbe consentire anche la necessità di ulteriori assunzioni e l’aumento delle capacità professionali e produttive".
“Demotivare i lavoratori, modificando la loro missione, rendendoli semplici spettatori della gestione del sistema trasmittente, mette tale impegno a rischio rendendo la Rai ed il servizio pubblico subalterni al mercato e ai suoi concorrenti", concludono i sindacati nella nota.
Rai: sindacati, con piano Masi digitale terrestre a rischio
10 gennaio 2011 • 00:00