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“Un grande risultato, frutto dell'impegno e della pressione messa in campo in queste settimane dalla Cgil”. Così la responsabile dell'ufficio Politiche per la disabilità di corso d'Italia, Nina Daita, commenta la notizia del recepimento da parte della Rai della richiesta del sindacato di ritirare la circolare aziendale che suggeriva di formalizzare, per un periodo di sei mesi meno un giorno, i contratti a tempo determinato del personale, evitando così l'ampliamento della base occupazionale e, per questa via, aggirare quanto previsto dalla legge Fornero per l'inserimento e l'integrazione lavorativa di persone disabili.
Secondo la dirigente sindacale “rivedendo la propria posizione nei confronti di quella che abbiamo definito essere una 'circolare vergogna', si ristabilisce un principio di civiltà, ovvero impedire surrettiziamente la discriminazione di soggetti deboli quali sono i disabili. Non poteva infatti la Rai, azienda di servizio pubblico, aggirare una linea di comportamento etico. E di questo diamo atto all'azienda che, grazie anche al lavoro fatto dal sindacato, ha giustamente rivisto la sua posizione, impedendo così una ingiustificabile e letteralmente immorale lesione dei diritti dei lavoratori più deboli e fragili”, conclude Daita.