Emersione di fenomeni quali violenza di genere, utilizzo e spaccio di stupefacenti, maltrattamenti familiari, conflitti nelle classi, cyberbullismo, disagio, con pronte segnalazioni ai dirigenti scolastici o agli enti preposti, affrontando così situazioni critiche prima che diventassero ingestibili: sono alcuni dei risultati del progetto “Raccontiamolo fuori”, finanziato con 10 mila euro da Flc Cgil Toscana, Fisac Cgil Toscana, Spi Cgil Toscana, che ha coinvolto due scuole del territorio fiorentino, una scuola secondaria di primo grado (Istituto Comprensivo Verdi) e una scuola secondaria di secondo grado (Istituto Tecnico Turistico Marco Polo).
Il progetto, svoltosi nell’anno scolastico 2014-2015, si è basato su due educatori i quali, con cadenza bisettimanale, hanno condiviso le ricreazioni con gli studenti, ascoltandoli, osservandoli e coltivando relazioni. E’ stata individuata anche la figura dello studente-tutor che, su indicazione degli educatori e degli psicologi, è intervenuto direttamente sulle problematiche dei propri coetanei. Sono inoltre avvenuti diversi incontri fra i due psicologi esperti referenti del progetto ed i genitori, i ragazzi e gli insegnanti delle scuole con l’obiettivo di affrontare tematiche legate a problematiche personali, familiari o scolastiche. L’obiettivo del progetto era dimostrare che esiste un’alternativa educativa alla disciplina e al controllo (come ad esempio l’arrivo - in alcune scuole - della polizia in funzione anti spaccio di stupefacenti) molto più utile e rispettosa di tutte le individualità coinvolte nel processo, in grado di intervenire anche in termini preventivi rispetto all’insorgenza di fenomeni come le dipendenze, il bullismo e l’isolamento sociale.
Dei risultati del progetto si è parlato a Firenze stamani presso l’ITT Marco Polo. Ha detto alla fine dell'evento Alessandro Rapezzi di Cgil Firenze: "Siamo orgogliosi dei risultati del progetto, e ci fa piacere l'attenzione delle istituzioni. Il Verdi e il Marco Polo hanno annunciato che l'anno prossimo ripeteranno il progetto con risorse proprie, ci auguriamo ancora che le istituzioni diano un contributo per allargare questo progetto".