"Sono gravissime le condizioni logistiche in cui versano le strutture della Questura di Roma e ormai innumerevoli le richieste d’intervento, rimaste inevase, dei commissariati e degli uffici della capitale e del Lazio, comprese le caserme adibite ad alloggi di servizio, per il mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento, l’inagibilità dei servizi igienici e degli ambienti lavorativi, per cancelli e infissi non funzionanti, con gravi disagi per la salute degli operatori e la sicurezza degli ambienti di lavoro". Così, in una nota, il Silp Cgil di Roma e del Lazio.
"Quanto sta avvenendo nei commissariati di Anzio-Nettuno e Fiumicino, oltre che negli uffici strategici della Questura di Roma (Squadra mobile, Digos e servizi tecnici), dove il personale è costretto a lavorare con le temperature rigide di questi giorni, senza riscaldamento, è intollerabile. Le stesse criticità si sono inoltre riscontrate anche in diversi alloggi collettivi di servizio dove l’assenza dell'impianto di riscaldamento, di acqua calda, di servizi igienici funzionanti e di ambienti salubri, stanno gravemente pregiudicando la salute degli operatori. L'ormai cronica carenza di fondi destinati all’ordinaria e straordinaria manutenzione dei beni dello Stato, il modello organizzativo e le procedure stabilite dal cosiddetto manutentore unico, nonché gli eccessivi tempi burocratici dell’amministrazione, non hanno fatto che acuire il problema", precisa il comunicato.
"L’istituzione del manutentore unico, non solo ha pregiudicato la speditezza delle numerose richieste d’intervento degli uffici territoriali, ma in assenza di un’adeguata pianificazione e strategia nella gestione degli immobili, sta svilendo il contenuto di procedure come la 'somma urgenza', diventata ormai ordinaria e non motivata dall'effettiva, grave necessità. Ignorare le gravissime e indecorose problematiche logistiche dell’apparato sicurezza è, di fatto, un vulnus, non solo per i poliziotti e le poliziotte, ma anche per la qualità del servizio reso ai cittadini. Un lusso che con le note emergenze sicurezza che affliggono il Paese non possiamo più permetterci", conclude il Silp Cgil.