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Manifestazione con oltre 200 partecipanti, questa mattina, davanti alla Elettrondata di Solignano di Castelvetro, in provincia di Modena, indetta dalla Fiom contro il licenziamento di un delegato sindacale.
“Sono ormai quattro i delegati sindacali licenziati nella nostra regione. Alla Basell e alla Metalcastello per fortuna sono stati reintegrati. Ora c'è il caso Elettrondata, per cui siamo qui a manifestare, a cui bisogna aggiungere un altro delegato Fiom che, insieme ad altri due lavoratori, è stato licenziato alla Tecnogear di Reggio Emilia. Anche lì, oggi, i lavoratori sono in sciopero per l'intera giornata”. Lo afferma in una nota Bruno Papignani, segretario generale della Fiom Emilia Romagna, stamani in piazza con i lavoratori Elettrondata.
Reintegrati i lavoratori di Basell e Metalcastello, gli altri due casi riguardano Elettrondata e Tecnogear
“Questi ultimi due casi che riguardano lavoratori e delegati – osserva Papignani – vengono motivati con l'applicazione della legge Fornero, nonostante in queste aziende sarebbe possibile utilizzare ammortizzatori sociali in alternativa ai licenziamenti. Sono casa gravi: è chiaro che quando un governo fa certe leggi distruggendo i diritti dei lavoratori, stimola gli istinti più primitivi e agevola soluzioni che diventano sbagliate e vendicative”.
“Gli imprenditori – prosegue la nota – interpretano la linea del governo contro i lavoratori e si sentono coperti. Per questo il ministro Poletti deve intervenire e spingere affinché i licenziamenti dei lavoratori e dei delegati sindacali vengano ritirati. Il succedersi di avvenimenti, insieme a ciò che avviene negli appalti e nei sub-appalti, potrebbe portare la Fiom a non escludere uno sciopero di tutta la regione”.
Oltretutto, conclude Papignani, “questi comportamenti sono in contrapposizione con quanto affermato nel Patto regionale per il lavoro ed è bene che il presidente Stefano Bonaccini lo dica a chiare lettere: chi licenzia non può usufruire dei servizi e degli aiuti previsti da quel protocollo”.