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Si inaugura sabato 13 giugno a Firenze la mostra fotografica di Antonella Di Girolamo “Apparent Million Age”, ovvero Quante vite per un milione di euro: 31 ritratti di persone comuni con a fronte calcoli matematici sui loro “dati sensibili” per riflettere sulle proporzioni di due fattori di uso quotidiano, il tempo e il denaro.
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Apparent Million Age (AMA) vuole essere un gioco matematico che nasce dalla volontà di “umanizzare” il denaro. Sentiamo infatti continuamente parlare di milioni di euro: stipendi, vincite, evasioni…tanto che la cifra è diventata per tutti familiare e, perché no, anche potenzialmente raggiungibile. Ed ecco allora i 31 ritratti: a destra il testo fotografico, il ritratto di una persona, a sinistra il testo matematico, il calcolo utile per ottenere un numero che rappresenta gli anni necessari per guadagnare 1.000.000 di euro con l’attuale introito mensile della persona ritratta. Ed è qui, nell’immediatezza dell’immagine di un volto affiancato dal numero di vite che occorrerebbero per raggiungere quel milione (perché di certo non ne basta una), che il lavoro della Di Girolamo coglie pienamente il segno.
È chiaro che nelle intenzioni di Antonella Di Girolamo, fotogiornalista residente a Roma che lavora da più di vent’anni nel mondo dell’editoria italiana e straniera, il progetto non ha le caratteristiche e né vuole essere un’indagine statistica o una ricerca sul lavoro. Intende invece riconsiderare il denaro e il tempo per una maggiore consapevolezza della realtà. È un invito al ritorno verso la giusta percezione delle cose tramite un semplice gioco matematico a cui tutti possono partecipare, perché quelle persone siamo noi, gente comune con stipendi “normali”. È interessante oggi riflettere, e far riflettere, in tal senso e mettere insieme i due parametri in una foto: un milione di euro e il tempo per guadagnarlo, rispetto al reale lavoro svolto. Due “oggetti psicologici”, tempo e denaro, su cui Antonella Di Girolamo ci invita a pensare per immagini.
Queste foto ci restituiscono non solo una misura della fatica del vivere, della precarietà e della necessità di mettere in gioco il valore del merito. Ci restituiscono una certa dose di consapevolezza. Il progetto di Antonella Di Girolamo punta proprio a questo: risvegliare le coscienze sopite dei singoli e far comprendere loro che facciamo tutti parte di un’unica grande identità, nella quale ciascuno di noi ha il proprio ruolo, ma tutti insieme formiamo la nuova popolazione. La mostra è visitabile dal 13 giugno al 31 luglio a Firenze presso la Libreria IBS, in Via de’ Cerretani 16r.