Si conclude oggi (22 novembre) la quattro giorni di mobilitazione indetta a livello territoriale da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil 
a supporto della vertenza che coinvolge i 16 mila lavoratori e lavoratrici degli appalti nelle scuole (ex Lsu e appalti storici), addetti ai servizi di pulizia, ausiliariato e decoro negli istituti statali italiani. Dopo Roma, Marghera, Potenza, Napoli , Perugia, Campobasso, La Spezia, Caltagirone, Pavia,  Bari, Torino, Firenze, Salerno, Teramo e Giulianova, oggi i presìdi si terranno a Bologna, Catanzaro e Palermo.

A un mese e mezzo dall'avvio del processo di internalizzazione previsto dal primo gennaio 2020, le tre sigle rimarcano “il ritardo dell'uscita del decreto attuativo” e accendono nuovamente i riflettori sulla vertenza, che rischia di trasformarsi “in una vera emergenza sociale in mancanza di garanzie occupazionali per tutta la platea di lavoratori coinvolti, prevalentemente donne”.

Filcams, Fisascat e Uiltrasporti sottolineano come la bozza di decreto interministeriale a oggi preveda 11.236 assunzioni dirette, paventando dunque una perdita occupazionale per 5 mila lavoratori. “Una situazione inaccettabile” per i sindacati, che rivendicano unagestione coordinata della vertenza “attraverso l’attivazione di un tavolo di confronto con il coinvolgimento della presidenza del
Consiglio con l’attivazione di una cabina di regia che coinvolga i ministeri dell’Istruzione, del Lavoro e dell’Economia, al fine di
garantire la contestualità degli interventi utili alla piena occupazione dei lavoratori coinvolti”. I sindacati sollecitano “interventi integrativi finalizzati a una gestione flessibile del processo di internalizzazione, che deve avere i caratteri dell’inclusività e dell’adeguatezza degli strumenti e delle risorse”. In particolare, chiedono “di utilizzare i 170 milioni di euro accantonati con la legge di bilancio 2019 per la realizzazione del progetto Scuole Belle, e che dal 2014 permettono di garantire il reddito e l’occupazione di tutti i 16 mila lavoratori”.

I sindacati ritengono “necessaria la definizione del processo di internalizzazione dei servizi di pulizia negli istituti scolastici e dei lavoratori nei tempi già previsti dalla legge, e per questo chiedono che il decreto venga pubblicato con immediatezza”. Al contempo, sottolineano l’urgenza di “definire una soluzione che assicuri la stabilizzazione del personale attualmente impiegato, condividendo criteri di selezione che scongiurino la perdita del posto di lavoro e strumenti e interventi che assicurino la
continuità occupazionale e di reddito per tutta la platea di lavoratori”.